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La prima moglie, La prima fanfic...vi avviso non è il massimo...

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Phoenix_chan
view post Posted on 28/8/2008, 16:09




Questa è la mia prima fanfic ... non sono molto brava a scrivere storie, diciamo che me la cavo di più con testi dove me la prendo con qualcuno


Comunque l’idea per questa storia mi è venuta mentre leggevo un libro assegnatomi per le vacanze … (Rebecca, la prima moglie di Daphne Du Maurier).


Alcuni nomi di alcuni personaggi non esistono nella storia originale di Inuyasha (che tra l’altro non è mio ….[magari lo fosse!] … lo dico qui e non lo ripeto più: Inuyasha e tutti i personaggi non sono stati inventati da me ma dall Principessa dei Manga)


Comunque adesso dopo questa lunghissima introduzione finalmente vi lascio al primo capitolo, che funge da introduzione …


 


abLa prima mogliedc


Capitolo 1: Il sogno


La notte scorsa ho sognato di essere tornata a "Edo". Mi trovavo davanti al vecchio cancello in ferro battuto, decorato da una serie di punte acuminate, che riportano alla mente l’estremità di tante lance messe in fila, e intarsiato da una moltitudine di rose di bronzee; continuavo a chiamare il vecchio guardiano che un tempo viveva nel casotto all’inizio del lungo viale d’ingresso che portava a Edo, ma non ottenevo risposta, allora, solo in quel momento mi resi conto che la piccola casa di guardiola era disabitata da chissà quanto tempo.


Dal camino non usciva più fumo e dalle finestre con i battenti rotti si potevano intravedere le vecchie tende che svolazzavano, ormai in brandelli.


Poi accade ciò che nella realtà risulterebbe “impossibile”, ma si sa nei sogni questa parola non esiste, attraverso una sorta di “poteri magici” mi librai in volo e superai il cancello.


Il viale che si estendeva dinnanzi a me, era pieno di curve, come era sempre stato, ma man mano che procedevo per la mia strada notai che era molto più stretto di come lo ricordavo, questo a causa del bosco che dopo anni di incuria aveva ripreso il sopravvento.


La natura aveva vinto! Si era ripresa ciò che un tempo le apparteneva e che l’uomo le aveva rubato.


Procedevo seguendo la “traccia”, già, ormai l’antico viale non era altro che una misera striscia di terra, simile ad un nastro, dove la ghiaia era sparita e dove erbacce e muschio soffocavano il suolo, circondato da due schiere di alti faggi, che si incontravo a circa sei metri d’altezza e creavano una sorta di navata, come quella delle chiese; mi chiesi se di giorno in quel luogo riuscisse a trapelare un raggio di sole …


Dagli alberi che invadevano il sentiero spuntavano anche rami bassi che mi impedivano a tratti di seguire la strada. Molte volte dovetti cambiare direzione, ma alla fine dopo un tempo che mi sembrò infinito riuscii a raggiungere quella che tempo addietro era stata la splendida residenza di Edo, la mia casa, a cui però sono legati fatti e persone che se ricordati mi provocano ancora dolore.


Rimasi sorpresa non mi aspettavo uno spettacolo del genere.


Edo, splendida come è sempre stata, intima e silenziosa come mi ricordavo: la pietra grigia risplendeva alla luce della Signora della Notte, le antiche finestre bifore, costruite secondo i principi dell’arte Romanica, riflettevano l’immagine dei prati che si estendevano fino al promontorio e la terrazza.


Neanche la forza di Madre Natura e il tempo trascorso erano riusciti a distruggere la simmetria perfetta di quelle mura e l’incantesimo che sembrava sempre alleggiare su quella piccola parte di Eden.


La terrazza digradava verso il prato, che a sua volta giungeva fino al mare; che assumeva la forma di un lenzuolo d’argento, simile per consistenza al mercurio, e che placido continuava a scagliare le sue onde sulla spiaggia e a riprenderle poco dopo tra le sue braccia.


Mi voltai di nuovo verso la casa e vidi che, nonostante fosse lì intatta, inviolata, come se l’avessimo abbandonata il giorno prima, il giardino era tornato nelle grinfie della legge della giungla.


I rododendri, intrecciati con sterpi e arbusti erano giunti fino a quindici metri d’altezza e si erano mescolati con una folla di rampicanti senza nome, miseri bastardi che si erano aggrappati alle loro radici, come consapevoli del fatto di non avere origine.


L’edera regnava sovrana in quel giardino un tempo magnifico, ora regno dell’incuria.


Le ortiche erano sparse ovunque, e una pianta di cui conoscevo l’esistenza si era appropriata come l’edera del verde prato dove un tempo nascevano la giunchiglie.


Abbandonai il viale, o meglio ciò che ne restava, e salii sulla terrazza invasa dalle ortiche, che per nel sogno non avevano il potere di fermarmi.


La luce della Luna può giocare strani scherzi all’immaginazione, infatti, in quel momento avrei giurato di aver visto la casa “viva” come anni addietro.


Le finestre mi sembrarono illuminate, le tende spalancate come per far entrare la luce e la porta della biblioteca socchiusa come l’avevamo lasciata, sulla scrivania in mogano era ancora presente il mo fazzoletto affiancato alla ciotola contenente le rose autunnali.


Vicino al camino nel quale erano ancora situate le braci accese, era sdraiato Rocky, l’amato Rocky, con i suoi occhi espressivi e le lunghe gote cascanti.


Ma la Luna, in quell’istante fu oscurata da una nube e fece sparire la mia illusione.


La casa adesso sembrava un sepolcro, dove giacevano le nostre paure e le nostre sofferenze.


Quando avessi pensato da sveglia a Edo lo avrei fatto senza nessuna amarezza, l’avrei ricordata come era un tempo, la nostra bellissima Edo.


Ma una volta svegliata mi sarei ritrovata in una stanza di albergo con davanti un’ennesima giornata priva di eventi di qualsivoglia importanza.


Non avrei parlato con lui di Edo, perché infondo Edo non era più nostra, anzi, addirittura non esisteva più …


 


 


Spero che questo primo capitolo non sia stato un fiasco totale …


Please commentate … tanto per vedere se devo andare avanti oppure ritirarmi!

 
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sango61
view post Posted on 29/8/2008, 23:19




continuaaaaa *___________*
 
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Phoenix_chan
view post Posted on 31/8/2008, 20:30




ok... appena trovo un po' di tempo tra una versione di latino e l'altra.... (dannato Moscio e le sue versioni idiote...)...continuo!
 
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sango61
view post Posted on 1/9/2008, 00:41




siii :tutu:

povera sorella :ç_ç:
 
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_Inuyasha4E_=.<
view post Posted on 13/9/2008, 14:09




bellissima :sigh: :sigh: e poi è scritta davvero bene eh..
 
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Phoenix_chan
view post Posted on 21/9/2008, 14:36




grazie mille!! sono contenta che vi piaccia... appena riesco vi posto il seguito ma il computer è andato!
 
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5 replies since 28/8/2008, 16:09   145 views
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